Parafrasi Verdiane

In occasione delle celebrazioni del bicentenario della nascita del Maestro “Giuseppe Verdi”, che si  sono svolte nel corso dell’anno 2013, Alchimia Duo ha elaborato il programma da concerto “Arpa d’or dei fatidici vati” incentrato sulle trascrizioni di opere verdiane per due arpe di autori italiani ottocenteschi.

Grazie all’enorme successo popolare che ebbe il melodramma, nacque la tradizione di ridurre le arie più conosciute ed amate dal pubblico per organici ridotti: si sentiva l’esigenza di riprodurre con uno o due strumenti la stessa magia del teatro, dai borghesi salotti dell’epoca, agli organetti popolari da strada. Di pari passo con il consolidamento dell’arpa all’interno dell’orchestra, con ruoli di sempre maggiore responsabilità, dai primi anni del 1800 tutti i maggiori compositori la inserirono in organico, lasciandola completamente solista nell’accompagnare la voce o altri strumenti melodici. Questo “retaggio da palcoscenico” fece sì che l’arpa approdò come strumento principe nella musica definita ‘da salotto’: l’entusiasmo per le opere di Giuseppe Verdi fu talmente forte, da incentivare moltissimi musicisti a comporre fantasie, pot-pourri, divertimenti sui temi delle arie più celebri e amate. Una parte importante del repertorio arpistico dell’800 è infatti costituita da brani di questo genere, che sono rimasti come pietre miliari nella storia dello strumento.

Questo progetto è diventato un CD edito dalla Casa discografica TACTUS (BO) interamente composto di world premiere con brani di Marianna Cretis de Rocchi, Giovanni Caramiello, Antonio Zamara

CD Parafrasi TActus

 

Un video live del Concerto svolto all’Auditorium del Carmine (PR)